Marco Piovanotto
Marco Piovanotto, classe 1967, si è appassionato di fotografia sin dall’adolescenza, incoraggiato dal padre che di tanto in tanto gli imprestava la sua Mamiya. È passato al professionismo nel 1994 entrando a far parte dello staff dell’Agenzia LaPresse, per questa ha seguito fino ai primi anni 2000 manifestazioni d’importanza internazionale come il Festival di Cannes, la Mostra del Cinema di Venezia, e curato clienti corporate come Fiat, Robe di Kappa, Alstom e Juventus. Nel 2004 si è trasferito nel Principato di Monaco come corrispondente perl ’Agenzia Ansa sino al 2008, poi per l’agenzia italiana SGP di Stefano Guindani e la francese Abacapress. Attualmente collabora con entrambe in veste di freelance. Grazie ad una buona poliedricità professionale con preferenze verso il ritratto ed il cinema, per loro realizza reportages pubblicati sulle maggiori testate nazionali ed internazionali. Nel corso della sua carriera orientata principalmente al mondo dell’entertainment è stato il fotografo ufficiale per il Festival del Cinema di Torino TFF (tredici edizioni) ed il Festival della Comedie di Monte Carlo (cinque edizioni).Nel 2010 ha contribuito con oltre 80 fotografie alla realizzazione del libro “Dieci” dedicato al decimo anniversario della fondazione del Museo del Cinema di Torino. È stato collaboratore di Film Commision Piemonte fin dalla sua nascita nel 2000, grazie alla quale è stato introdotto ai set cinematografici come fotografo di scena, nel corso di dieci anni ha lavorato con svariate produzioni cinematografiche come RAI, Fremantle, Palomar, FoxItalia che sono venute a girare sul territorio piemontese. Proprio con le immagini realizzate sul set del lungometraggio storico “Noi credevamo” di Mario Martone, il Museo del Cinema di Torino ha allestito una Mostra fotografica e pubblicato un libro nel 2011.Nel 2018 per la SKIRA Editore ha realizzato due cataloghi di opere d’arte collegate alle mostre personali degli artisti Osvaldo Moi e Giovanna Giachetti. Sempre incuriosito dalle tematiche sociali, ha viaggiato in Centro America e Nord Africa, ritornando sempre con immagini che descrivono in modo forte e netto le popolazioni visitate. Attualmente, dopo un soggiorno a Cuba di oltre un mese, sta lavorando alla selezione di 50istantanee per una mostra, che metta a confronto la generazione dei giovani cubani con quella di chi è stato giovane ai tempi della Revolution di Castro.